I Fiori di Bach posso fare male?

Innanzitutto possiamo affermare con sicurezza che i Fiori di Bach sono innocui e anzi questa è una delle principali motivazioni che rende consigliabile questo metodo. Nell'esperienza quotidiana capita però che alcune persone, dopo l'assunzione del flacone, si siano sentite peggio. Le essenze dunque se scelte in maniera errata possono fare male? La risposta è no! ma va spiegato il motivo di questo no.
  • I Fiori di Bach sono assolutamente privi di effetti collaterali parlando in senso farmacologico.
  • Sono, per quanto appena detto, prescrivibili a tutti, senza eccezoni; non possono fare male alle donne in gravidanza, ai neonati, ai cardiopatici, a chi fa uso di farmaci di altro genere ecc.
  • Gli effetti sgraditi dal paziente che si possono occasionalemente presentare spariscono quando si intterrompe la somministrazione del rimedio.
Da cosa deriva dunque lo stare male che alcuni pazienti lamentano dopo aver assunto i Fiori di Bach? Può essere dovuto al fatto che alcune terapie abbiano inizialmente un decorso di tipo negativo. Certo questa può essere una seccatura ma questo è tutt'altro che un segno di mancanza di efficacia. Può anche essere che la combinazione di fiori, apparentemente sbagliata, vada a toccare in realtà problematiche esistenti ma che erano sopite. Si agisce cioè su alcuni stati negativi che per essere curati hanno bisogno di emergere.
In conclusione ci possono essere sì eventi di tipo negativo durante l'assunzione dei Fiori di Bach ma questi stati sono o facilmente curabili o addirittura terapeutici

I numeri dell'omeopatia

All'interno dell'Unione Europea vi sono circa 23.000 medici omeopatici. Tanto per fare un esempio questo numero corrisponde a quello dei medici specializzati in neurologia. Tra il 25% e il 40% dei circa 250.000 medici prescrive medicinali di tipo omeopatico saltuariamente mentre il 6-8% lo fa regolarmente.

In Italia in totale ci sono 10 milioni di pazienti omeopatici (il 50% al Nord, il 35% al Centro e il 15% al Sud), 7.000 sono i medici omeopati, 5.000 i medici di base che prescrivono cure omeopatiche. Tra le 16.000 farmacie presenti sul territorio italiano in 10 anni quelle che vendono medicinali e preparati omeopatici sono passate da 2.000 a 7.000.

La medicina complementare ha costantemente guadagnato terreno negli ultimi anni sia grazie alla crescente domanda da parte dei medici che da parte del pubblico della maggioranza dei paesi dell'Europa. Un rapporto della Commissione Europea ha mostrato come il 29% della popolazione della UE (110 milioni di persone) conosce l'omeopatia o i farmaci di tipo omeopatico. Sono sempre di più le persone che si rivolgono alla medicina alternativa pur non abbandonando totalmente la medicina convenzionale bensì usando i rimedi omeopatici come integrazione alla medicina di tipo allopatico.

Negli Stati Uniti ed in alcuni paesi europei quali Francia e Gran Bretagna esistono ospedali che, contemporaneamente ai tradizionali metodi terapeutici, somministrano cure di tipo omeopatico. Gli ospedali di questo tipo più famosi in Europa sono il Glasgow Homeopathic Hospital e il Royal London Homeopatich Hospital che sono inseriti in quello che iun italia sarebbe il Sistema Sanitario Nazionale.

Nonostante tutto questo, "Bruxelles non prende sul serio l'omeopatia", dice l'Echamp (European Cohalition on homeopatic and antroposophic medical products), che si lamenta anche del sistema di registrazione che riguarda solo i farmaci omeopatici da assumere via orale o da assorbire tramite la pelle, eliminando così i preparati iniettabili

Buon compleanno Hahnemann


Il 10 Aprile del 1755 nasceva a Meissen, in Germania, il medico che avrebbe rivoluzionato il concetto stesso di medicina e di terapia fondando l'omeopatia

Il Feng Shui e la porta di ingresso


Le porte che consentono l'entrata in una casa dovrebbero subito dare un senso di tranquillità e di agio sia all'ospite occasionale che, soprattutto, a chi vi dimora. Per ottenere questo effetto dovrebbero aprirsi verso l'interno ed immettere subito in un salone spazioso o, in ogni caso, in una zona quanto più possibile ampia. Importante è che niente ostacoli la libera circolazione del Qi attraverso la porta principale. Un ingresso buio tenderà, infatti, a soffocare il Qi, anche se possiamo rimediare a questa spiacevole situazione appendendo nell'entrata uno specchio e migliorando l'illuminazione complessiva della stanza (anche se quest'ultima non è un'operazione così semplice come potrebbe sembrare). Dobbiamo inoltre evitare che l'ingresso sia "dispersivo"; una soluzione consigliata è quella di introdurre un paravento che limiti questa dispersione. Da evitare parimenti sono i soffitti eccessivamente bassi o che abbiano travi a vista che potrebbero essere fonti di malattia e disagio per gli abitanti e per gli ospiti; anche in questo caso una buona illuminazione può risolvere gran parte dei problemi.

Aloe vera nell'eritema solare


Il gel di Aloe Vera (97,5%) è spesso usato nelle probelamtiche cutanee.
E' del Febbraio 2008 lo studio sperimentale condotto nel Dipartimento di Dermatologia del Centro Medico Universitario di Freiburg su quaranta volontari per indagare sperimentalemente il potenziale antinfiammatorio del Gel di Aloe Vera usato nel trattamento dell'eritema da UV. (Reuter e Al. "Investigation of the anti-inflammatory potential of Aole vera gel (97,5%) in the ultraviolet erythema test" Skin Pharmacol Physiol 2008;21 (2):106-10.Epub 2008 Feb.5)
Lo studio ha dimostrato ampiamente l'azione antinfiamamtoria del gel di Aloe Vera nel trattamento locale di questo tipo di problematica.