Pesce al mercurio?


Chi è appassionato del Sushi o del cibo made in Japan dovrà forse cambiare le proprie abitudini, specialmente se tra i piatti preferiti c'è il sushi di tonno. In ogni porzione sarebbe presente una quantità di mercurio tale da causare problemi sia cardiologici che neurologici nei consumatori abituali. L'allarme è partito dalle colonne del "New York Times" che ha condotto una ricerca accurata tra i ristoranti e i supermercati della stessa città. La notizia è stata successivamente ripresa dall'International Herald Tribune che scrive: "più della metà vendono sushi con così tanto mercurio che mangiarne solo 6 pezzi a settimana equivale a superare la quota consigliata dalla Environmental Protection Agency per gli adulti sui 70 chili". Immediatamente la Food and Drugs Administration, per bocca di Michael Bolger, ha annunciato l'avvio di uno studio accurato sulla presenza di questo metallo nel pesce e che la stessa Fda potrebbe decidere di intraprendere un'azione di tipo legale per ritirarlo dal mercato. Nonostante tutto questo sia successo nella Grande Mela, noi consumatori europei non possiamo certo stare tranquilli in quanto potremmo correre lo stesso rischio in quanto, come sottolinea Tim Fitzgerald, dell'associazione Environmental Defense, "i livelli di mercurio nel tonno rosso possono essere molto, molto alti, a prescindere dal luogo". Bisogna infatti dire che il mercato del pesce, e in special modo quello del tonno, è molto globalizzato e quest'ultimo è una delle specie più colpite dall'inquinamento da mercurio (in quanto al vertice della catena alimentare), un fenomeno che ormai viene osservato un po' dappertutto.

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